Introduzione
E molto frequente ai giorni nostri avere qualche tipo di difficoltà legata al sonno; fare fatica ad addormentarsi, a svegliarsi, fare molti sogni disturbanti o svegliarsi ancora molto stanchi sono solo alcune delle problematiche legate e questo tema e le cause possono essere diverse e andare da una cena pesante ad un eccessiva esposizione alla luce artificiale.
Grazie alla apparente semplicita’ degli insegnamenti ai quali la Medicina Classica Cinese ci da accesso possiamo ridurre tutte queste cause e questi problemi ad un unica fonte ed andare a capire come facilitare, con strumenti semplici e alla portata di tutti, il ritorno di un buon sonno.

Attività e riposo in natura
Per capire come le leggi della natura si manifestano nella nostra quotidianità osserviamo l’impegno di alcuni bambini ciclisti per raggiungere la scuola accompagnati dai genitori. Un uomo insieme ai due figlioletti pedala sulle numerose piste ciclabili per raggiungere la scuola. E’ una mattina fresca d’inverno e i tre componenti della famiglia si apprestano ad investire le loro energie egregiamente distribuite nelle parti periferiche dei loro corpi. Con lo sguardo sono attenti al percorso, alle strisce pedonali, fanno attenzione ai suoni, ai clacson, agli odori che incontrano attraversando il parco. Tengono le mani sul manubrio e coi piedi spingono forte i pedali per arrivare in tempo. La giornata inizia così, ci sono già tutti i presupposti perchè dopo tante peripezie (scuola, pasti, viaggi, compiti, risposte al telefono, ecc.) la stanchezza li accompagni verso il meritato riposo.
Cosa possiamo osservare da questo esempio così comune?
Durante il giorno, quando l’attività è al massimo e siamo impegnati nelle nostre faccende l’energia del corpo è presente soprattutto nelle periferie (testa, gambe e braccia) perchè sono le parti maggiormente in uso: attraverso gli organi di senso presenti sulla testa esploriamo il mondo e riceviamo e inviamo segnali, attraverso le mani creiamo, doniamo e accettiamo, attraverso le gambe e i piedi ci muoviamo nello spazio e tutte queste attività richiedono la maggior parte della nostra energia.

E la notte? Durante le ore notturne secondo quello che la MCC ci insegna e secondo le leggi della natura che possiamo osservare intorno a noi l’attività diminuisce fino a cessare definitivamente e a condurci ad un sonno ristoratore. In questa fase l’energia che durante la giornata ha avuto modo di esprimersi verso l’esterno e in superficie deve ora prendere il senso opposto (ricordiamoci che in natura l’equilibrio è garantito da una necessaria presenza degli opposti) per rientrare nel corpo e raggiungerne la zona centrale, il nostro baricentro, sede dell’energia ancestrale Yuan.

Riassumendo: l’energia che sta in superficie durante il giorno e l’attività in MCC prende il nome di Wei Qi (energia difensiva che viaggia nel corpo attraverso muscoli e tendini) mentre l’energia che risiede nelle profondità del nostro baricentro e deve essere raggiunta dalla prima per favorire un riposo ottimale prende il nome di Yuan Qi (Energia ancestrale che risiede nei reni).

Nell’uomo di Vitruvio Leonardo da Vinci ha disegnato il corpo umano all’interno di un cerchio e il punto di cui ci serviamo per disegnarlo è il “baricentro” (chiamato Dan Tian in cinese) del nostro corpo. In quel punto la nostra energia difensiva, o Wei Qi, deve ritornare, affinché dalla fase di veglia si passi alla fase di sonno.
Il nostro sonno sarà rigenerante solo dopo 8 ore consecutive e portatrici di sogni ma in ogni modo il parametro con il quale misuriamo la qualità del nostro sonno è l’entusiasmo, la carica, il desiderio di fare con cui ci svegliamo.
Avendo capito adesso come funziona il semplice meccanismo che favorisce il riposo notturno nella seconda parte di questo articolo vedremo come in alcune zone del corpo il passaggio dell’energia wei che fluisce verso il centro per raggiungere l’energia Yuan può essere ostacolato dalle tensioni che accumuliamo e come il Qi Gong e lo Yoga possano aiutarci a riattivare il flusso interrotto.

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