Ci troviamo ad un certo punto nella evoluzione della specie umana, e questo grazie al disegno divino e alle capacità dell’essere umano di coniugare impegno e consapevolezza.
Alcuni millenni orsono, nell’antica Cina, uomini di grande valore coniugarono il sistema macrocosmo con il microcosmo. Notarono per esempio che in natura esistono dei ritmi, avvengono dei cambiamenti: ecco la presa di coscienza delle stagioni, e videro che nell’essere umano esistevano dei ritmi relativi alle esigenze del momento. L’ alternanza della attività in presenza del sole e del sonno dopo che il sole era sceso. I ritmi più importanti erano quelli della gravidanza, del parto, della nascita e della crescita. Nella loro ricerca notarono che il neonato dormiva molto a lungo e si nutriva spesso. Poi iniziava a prendere una postura eretta e notarono che a questo cambiamento l’utilizzo di alcune parti del corpo erano più importanti di altre: per esempio i piedi, nel tentativo di prendere la postura eretta, le mani per cercare di acchiappare le cose, per sostenersi, la bocca per mangiare, emettere suoni e per conoscere e ancora gli occhi colmi di curiosità, per scoprire le cose, le persone che stanno intorno a lui. I saggi provarono a codificare tutte queste operazioni del neonato, le compararono coi movimenti degli animali e nacque il Qi Gong. Giacché i piedi servono per camminare, le mani per oscillare tra l’ avvicinarsi al proprio corpo o allontanarle, la bocca per emettere suoni, gli occhi per scoprire il mondo intero. Nacquero le camminate degli animali del Qi Gong , strumento prezioso per stare in salute, per crescere, per apprendere la coordinazione e per sviluppare a fondo i quattro principi della natura. L’intenzione fa capo allo sguardo, il respiro alle narici e alla bocca, la raffinatezza delle mani nel prendere o lasciare, e infine il radicamento con i piedi….
Continua…😊
Giancarlo Magnani
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