3X8=24

Nei momenti più oscuri ci attacchiamo alle nostre sicurezze……. Prima di tutto frutto delle nostre
esperienze …… delle risposte celate nel sottobosco che è la nostra vita, il nostro cammino…le risposte
non sono la cosa più importante giacché se rispondiamo non facciamo altro che scoprirle, lasciarle venire
alla luce. E’ come il passo che abbiamo fatto all’atto della nascita= venire alla luce.
La nostra consapevolezza della luce è naturalmente frutto di una presa di coscienza dell’elemento buio,
tenebre! Così come la relazione col nostro corpo, è qualcosa che profuma di pieno, di concreto, materia.
E’ anche in questo caso l’intensità della percezione di materia dipende dalla relazione col vuoto che ha
contenuto, protetto, nutrito lo sviluppo di materia.
Tutti questi binomi sottostanno al fenomeno chiamato vita… quindi nel mondo della non materia, lo
spazio vuoto della domanda è il luogo segreto da cui potremo far venire fuori la luce, la nostra risposta…
e qui entra in campo un elemento vitale per ognuno di noi: il piacere il gioco, la possibilità di esprimere il
proprio talento…. Non potrebbe essere che noi veniamo al mondo affinché nella nostra unicità, noi
riusciamo a scoprire, rafforzare, offrire il nostro talento all’altro, al prossimo che potrà godere di una
immensa gioia perché quel vuoto che sentiva dentro proprio non riusciva a riempirlo?
Eh…Eh…Dunque è fatta la frittata: c’è l’uovo, di cui non posso nutrirmi finché c’è il guscio, ma se apro il
guscio posso metterlo nel tegamino, non a diretto contatto con il fuoco, che col suo calore lo cuoce.
Bilancio perfetto giacché da prima avevo messo un po’ di olio e un po’ di sale! Meraviglia, scoperta,
venire alla luce.. cosa c’è che può nutrirmi di più di un uovo all’occhio di bue che è il pieno, la materia
che lo stomaco chiede per fare a sua volta il suo lavoro di digerire e nutrirmi?
E se si è dotati di molti talenti? Beh, allora beato chi lo incontra!

Giancarlo Magnani

24/01/2021